OSCHIRI E IL CASTRUM LUGUIDONIS

di Giuseppe Carzedda

Giri di denaro – denaro in giro

In apertura del presente articolo, ritengo opportuno introdurre brevemente il concetto di numismatica partendo dal significato del termine stesso.

In effetti, cosa significa esattamente la parola numismatica? Etimologicamente la sua derivazione è di origine greca, nómisma, ovvero “ciò che deriva dalla legge” (la radice è infatti nómos, regola, norma), termine con cui si soleva indicare la moneta, il bene di scambio per eccellenza, creato, diffuso e garantito dallo Stato, e dunque avente un corso legale.


Una definizione particolarmente esaustiva e quasi totale, di moneta, la diede nel IV sec. a.C. Aristotele nella sua Etica Nicomachea (ET.NIC. V, V 11-15): […] e per questo essa prende il nome di nómisma, perché non esiste per natura ma per legge, e perché dipende da noi cambiarne il valore o renderla senza valore.

E ci sarà scambio quando si sarà procedu- to alla parificazione, in modo che il rapporto tra un contadino e un calzolaio sarà uguale al rapporto tra il prodotto del calzolaio e quello del contadino.[…]. L’equivalente in latino di nómisma è invece nummus, il cui significato può essere ravvisato in ‘unità mone- taria fabbricata secondo la legge’.

La numismatica è quindi lo studio e la classificazione della moneta, analizzata non solo nella sua forma e sostanza, ma anche in ogni altro singolo aspetto, da quello econo- mico a quello storico e artistico. Occorre evidenziare che nel suo insieme la numismatica è una scienza a tutti gli effetti, per molti versi indipendente e con un carattere strettamente storico.

Significativo in questo senso è il profondo legame con l’archeologia: scavi archeologici e ritrovamenti monetali, marciando di pari passo devono necessariamente avvalersi di studi numismatici.

L’analisi numismatica di una moneta,trattata come se fosse un qualsiasi altro documentostorico o reperto archeologico, fornisce innumerevoli informazioni. Un rinvenimento di monete offre in-fatti notizie sulle tecniche di coniazione, sui diversi metalli usati oppure sul livello artistico raggiunto.

Se poi lo stesso ritrovamento è studiato nella sua contestualizzazione, il volume delle notizie aumenta in-credibilmente, facendo emergere nuove conoscenze.Ad esempio, si possono formulare interessanti ipotesi ricostruttive in merito a circolazione monetariae rapporti commerciali, condizioni economiche, migrazioni di popoli, invasioni e guerre, è persino possibile compiere studi sulle usanze religiose. Ne deri-va che la numismatica è una disciplina estremamente vasta, in quanto estremamente vaste sono le tipologie monetarie collegate ai rispettivi ambienti storici.

Altrettanto può dirsi degli scenari economici e sociali entro i quali la moneta emessa va a collocarsi. In questo senso occorre distinguere la moneta dal concetto di denaro, indubbiamente ben più ampio e legato per sua natura a molteplici aspetti della vita umana,a partire ad esempio dal suo utilizzo come strumento di controllo sull’individuo, universale parametro di valutazione oppure mezzo attraverso il quale si può esprimere la propria posizione all’interno di un qualsiasi contesto sociale. Lo studio numismatico può indistintamente riguardare tutte le produzioni monetarie di tutti i tempi. Si va dalle coniazioni con-temporanee a quelle rinascimentali, dalle emissioni classiche a quelle circolanti nel medioevo e così via ..


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